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L’AGROFORESTA DI XFARM

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L’AGROFORESTA DI XFARM

L’AGROFORESTA di XFARM

Alla ricerca di un giusto equilibrio tra agricoltura e natura.


Tra gli ulivi secolari, su sei ettari di oliveto tra i terreni gestiti da XFARM a San Vito dei Normanni (Br), nasce un‘agroforesta, sviluppata all’interno del progetto di Scuola Radicale “Dalle Agromafie all’agricoltura sociale” finanziato nell’ambito dell’avviso n. 2/2017 “Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale: Educazione alla Cittadinanza Attiva e Miglioramento del Tessuto Urbano”, in collaborazione con Università degli Studi di Foggia e zeroCO2, startup innovativa impegnata in iniziative di riforestazione ad alto impatto sociale

Questa sperimentazione riveste particolare importanza nell’ambito del percorso di rigenerazione agro-ecologica portato avanti dall’azienda. Il primo prototipo si sviluppa in integrazione ad un uliveto secolare esistente mentre i successivi cinque ettari riguarderanno la conversione di un uliveto intensivo.

Il progetto nasce infatti dal desiderio di sperimentare nuove possibilità per il panorama agricolo, sociale ed economico della regione, promuovendo una diversificazione del paesaggio di XFARM e del territorio, alla luce della crisi della monocoltura olivicola pugliese causata del recente ed invasivo fenomeno del disseccamento delle piante di olivo.

COS’É UN’AGROFORESTA?

Un agroforesta è un sistema consociativo e dinamico che integra funzioni agricole, forestali e/o zootecniche, basati su una gestione ecologica delle risorse attraverso l’introduzione di alberi e altre piante perenni nelle colture.

La maggior resilienza offerta da un’agroforesta deriva dall’emulazione degli ecosistemi naturali, sfruttando diversi arrangiamenti spaziali e temporali che massimizzano la fotosintesi e riducono la necessità di input esterni come acqua, ammendanti e pesticidi. 



I due meccanismi naturali fondamentali che vengono ripresi sono la stratificazione e la successione temporale delle colture. L’obiettivo principale di queste pratiche è la tutela del suolo, attraverso una constante copertura con vegetazione viva o in via di decomposizione (pacciamatura).

Lo scopo di questa pratica consiste in una gestione basata su sistemi ecologici e sull’uso sostenibile di risorse naturali che attraverso l’integrazione di alberi nel sistema agricolo diversifica e sostiene la produzione per aumentare i benefici sociali, economici ed ambientali dell’uso della terra a tutti i livelli.

QUALI ALBERI VERRANNO PIANTATI?

Nel lungo termine, negli strati emergenti della nostra agroforesta verranno messi a dimora alberi caratteristici della macchia mediterranea come il Carrubo (Ceratonia siliqua), la Quercia da sughero (Quercus suber), il Leccio (Quercus ilex), il Bagolaro (Celtis australis). Negli strati alti semi-ombreggiati verranno collocati alberi da frutto come il Gelso (Morus), il Pero (Pyrus), il Giuggiolo (Ziziphus jujuba), il Melograno (Punica granatum) in associazione con gli ulivi esistenti. Nello strato medio troveranno spazio il Fico (Ficus carica) ed il Corbezzolo (Arbutus unedo) mentre in quelli più bassi il Fico d’India (Opuntia ficus indica), il Lentisco (Pistacia lentiscus) e la Salvia (Salvia officinalis). 

Al fine di raggiungere lo stadio maturo dell’ecosistema verranno introdotti nell’agroforesta piante leguminose a crescita rapida per il nutrimento del suolo quali Mimosa (Acacia dealbata) e Falso Pepe (Schinus molle). Nel medio termine il sistema ospiterà produzioni di piante perenni per integrazione al reddito aziendale come il Carciofo (Cynara scolymus) ed altre aromatiche come la Menta (Mentha arvensis), Melissa (Melissa officinalis), Verbena (Verbena officinalis). Nel breve termine pianteremo piante annuali tipiche dell’orto come il pomodoro, la zucca, l’aglio, la patata dolce, oltre a fiori ed erbe con proprietà antiparassitarie.